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mercoledì 2 settembre 2015

Dalle borse alla Borsa (sindrome cinese)

La Cina è stato il nostro misterioso dubbio per un più di un secolo.
Il timore appena sussurrato di una "atomica cinese" tanto potente da squassare continenti interi.
La saggezza occulta di chi si insinua nelle quinte del nostro scenario facendosi tessile a Prato e commerciante ad Arezzo, senza mai un funerale (si dice).
Il drago che sonnecchia ma che all'improvviso può risvegliarsi (mi sembra Napoleone?).
L'impatto della forza e dei numeri, che se ogni loro adulto avesse un'auto l'atmosfera diverrebbe irrespirabile in un paio di giorni.

E invece no!

Ci hanno colpito con finezza, hanno appreso ed ora combattono con le nostre stesse sofisticate armi.
Niente cielo oscurato dal carbone, ma il colpo d'ala di un'aquila, lieve e devastante al contempo.

Borsa, finanza, svalutazioni, percentuali di cambio, quelle che erano divenute le nostre armi preferite, ci si rivoltano contro in salsa mandarino.

La duttile e geniale intelligenza dei camuffatori (ottimizzatori?) di griffe di abbigliamento-accessori-àifòne-vetridiMurano-Maserati-tutto, con pazienza ha infine prevalso.

economia: torna la sindrome cinese-borse in calo
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