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giovedì 26 maggio 2011

Corigliano Calabro (Vorremmo Sapere)

Corigliano Calabro sta in provincia di Cosenza e ha 40.000 abitanti.

Sembra che quanto accade in posti come Corigliano Calabro non importi a nessuno.

Certo, quando parliamo di persone famose o con cariche istituzionali, di premier, sacerdoti e capi dell'FMI, alcuni fatti hanno maggiore rilievo, ma quanto è avvenuto in provincia di Cosenza è roba da far accapponare la pelle.

L'ultima notizia che ho trovato è del 2 aprile, con il comunicato del Sindaco e di tutta l'amministrazione che esprime sdegno e annuncia la volontà di costituirsi parte civile.
Poi il silenzio totale.

Una notizia vissuta molto poco: 3 giorni per l'esattezza.
Il 31 marzo era infatti venuta alla luce questa raccapricciante vicenda di prostituzione minorile.
Un'indagine dei carabinieri durata svariati mesi che si conclude con l'arresto di 8 uomini.

Bambine di 12/13 anni costrette ad avere rapporti sessuali con uomini tra i 50 e i 70 anni.

Una storia rivoltante, con le tariffe graduate in misura inversamente proporzionale all'esperienza sessuale delle bambine.
L'operazione dei carabinieri, denominata Flesh Market (non Flash, come riportato dalla maggior parte delle fonti) ha portato agli arresti ordinati dal Gip, ma di quello che è successo dopo non si sa nulla.

Un silenzio che non sarebbe giustificato neppure se nell'arco di poche ore tutte le accuse fossero svanite perché frutto di un fraintendimento.

Vorremmo che in casi come questo l'attenzione fosse rivolta non solo agli indagati, più o meno noti, ma anche (soprattutto?) verso le vittime.

Non per morbosa curiosita, non vogliamo sapere i loro nomi o i loro volti.
Non ce n'è bisogno, perché tutti noi che abbiamo un cuore possiamo figurarci gli occhi di una ragazzina violata.

Vorremmo sapere invece (dettagli scabrosi no grazie) in quale ambiente, come e perché si è dipanata una tragedia così raccapricciante, per cercare di capire e anche per proteggere, se possibile, tutte quante le altre ragazzine.

Vorremmo sapere se le vittime, almeno ora, sono adeguatamente protette e consolate.

Ecco, vorremmo che le cattive azioni (e anche le buone) non facessero notizia solo se utilizzabili come arma politica o strumento di scandalo.

cause di morte (i dettagli dopo)
diritti pesanti per fragili spalle
a prova di thriller

giovedì 19 maggio 2011

Finalmente Meretrice

La  brava attrice Jasmine Trinca ( la ricordiamo tra l'altro ne La stanza del figlio, La meglio gioventù, Romanzo criminale), stando alle notizie di questi giorni, è molto soddisfatta di aver partecipato ad un film francese, L'Apollonide, ora presentato a Cannes.
Il film, che non a tutti è piaciuto, mette in scena la vita di ragazze e clienti in un bordello parigino ai primi del Novecento, un tema dunque che può spaziare dal tragico all'ironia amara.

La nostra Jasmine Trinca, la quale interpreta una delle ragazze (che muore di sifilide), ha apprezzato molto il ruolo che le è stato proposto dai francesi, anche perché lamenta che in Italia per le attrici vengono scritti e proposti solo ruoli da moglie o figlia.

Sorprendente.

Non stiamo qui a richiamare tutte le opere d'arte, incluse quelle cinematografiche, in cui campeggiano commoventi e gigantesche figure di figlie o mogli.
Nemmeno vogliamo far notare come quella di moglie, ma soprattutto quella di figlia, sia una condizione legata a tematiche universali, al dramma, al dolore  e alla gioia di vivere in qualunque tempo.

Però ci spiace davvero che spesso venga così sottovalutata quella straordinaria avventura umana di essere figli (e mogli o mariti).

Un'avventura che si dipana tra il tragico e il comico e che va avanti ogni giorno tutti i giorni della nostra vita, anche quando i genitori ci hanno ormai lasciato.

Un'avventura e un'impresa che richiedono una forza e una costanza ciclopiche ma che, forse proprio perché quotidiane, oggi sembrano poco apprezzabili e prive di fascino.

diversamente fedele
ordinary servanta (l'orgoglio del servitore)

giovedì 12 maggio 2011

Alla Faccia Del Popolo Sovrano

E’ in corso una strumentale esaltazione della sovranità popolare.
Strumentale perché rivolta soprattutto a screditare il potere giudiziario ed ora insofferente anche verso le prerogative del Quirinale.
Si tratta di una eccessiva esaltazione del ruolo degli eletti, a sua volta finalizzata ad incensare la figura dell’eletto dagli eletti, e cioè il capo del Governo, creando uno squilibrio all’interno delle istituzioni.
La cosa più grave è il demagogico tentativo di giustificare il tutto sbandierando la volontà del popolo sovrano, che sembra invece perdere valore non appena depositata la scheda nell’urna.
E' chiaro che la nostra può essere solo una democrazia delegata, esercitata con la mediazione degli eletti.
Ma quando abbiamo plotoni di parlamentari che migrano da uno schieramento all’altro, come è possibile affermare che questi governano nel nome del popolo sovrano?
Con che diritto l’attuale Governo di centro destra si ritiene portavoce della volontà popolare quando sono entrati a farne parte, per meriti vari, persino parlamentari eletti nelle liste del PD come Riccardo Villari e Bruno Cesario oppure Aurelio Misiti (già IdV però transitato per MpA).
Va bene essere eletti senza vincolo di mandato, ma un po' di pudore non guasterebbe.
Anche perché chi li ha mandati in Parlamento non ha potuto esprimere preferenza per le loro persone specifiche, consapevole magari di affidarsi a politici predisposti a cambiar di casacca, ma votò proprio e solo il loro partito di appartenenza iniziale, che li aveva sconsideratamente inseriti in lista.
Quel partito non li convince più?
La loro coscienza è turbata dal teatrino della politica?
Lascino il seggio al primo dei non eletti.

magistrati in sciopero

giovedì 5 maggio 2011

Osama Bin Laden

Pochi giorni fa il presidente USA Barack Obama ha annunciato l'uccisione, ad opera di militari statunitensi, del terrorista internazionale Osama Bin Laden.Allora giustizia è fatta, il bene ha trionfato sul male e così via.

In realtà la sproporzione tra risultato e mezzi è a dir poco gigantesca, specie se si considera che alla fine il tutto si è risolto con l'azione di un commando.

Sono infatti trascorsi ben dieci anni dalla strage delle torri gemelle a New York nel 2001, di cui Bin Laden è stato ideatore ed artefice, dieci anni in cui il terrorista è riuscito a sfuggire ad eserciti e servizi  USA e di mezzo mondo.
Neppure è servita una taglia di 50 milioni di dollari.
Ma questo sarebbe ancora poco.
Nei dieci anni in questione, per arrivare alla sparatoria finale, sono stati messi a ferro e fuoco Afghanistan e Iraq; come se per catturare Bernardo Provenzano avessimo portato lo sterminio in tutta l' Italia centro-meridionale, isole comprese.
Già a fine 2001 si era proceduto all'invasione dell' Afghanistan,
tuttora in essere, provocando sinora circa 50.000 vittime tra militari e civili afghani e 2000 morti fra i militari di una coalizione composta da (attenzione!):
USA, Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Danimarca, Spagna, Olanda, Polonia, Australia, Romania, Norvegia, Italia, Estonia, Svezia, Repubblica Ceca, Lituania, Lettonia, Turchia, Ungheria, Portogallo, Belgio, Finlandia...
L'uccisione di Osama Bin Laden ha reso il mondo un luogo più sicuro?
Non lo sappiamo.

E' stata una vittoria del bene contro il male?
Certamente no.
Sembra piuttosto che la morte e il male, con la violenza per arbitro, si siano giocati e vinta tra loro l'intera partita.

la memoria e il furore
superiorità della specie
giudizi critici 
uno sterminio non necessario