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giovedì 29 luglio 2010

Non Autosufficienza Dell'Anziano

Una volta si chiamava vecchiaia, ora si chiama così.
Una volta era un'età, una fase di vita, oggi è un problema economico, perché un settantenne spende o costa il doppio di un quarantenne in presidi sanitari, e il novantenne addirittura tre volte tanto il quarantenne.
Da qualche giorno lo leggiamo sui giornali, e tutti a pontificare che la si deve smettere col sistema delle badanti, e che però causa bassa natalità non ci saranno figli e nipoti per curarsi di questi qui (saremo noi) che non vogliono schiattare, e via così.
E allora dicono di farli rimanere al lavoro a tempo indeterminato, così tra la pensione e il decesso avranno meno tempo durante il quale angustiarsi pensando al futuro.
Pur con tante sfaccettature tra lavorare di più, assicurazioni sociali e fondi ad hoc, la soluzione che si propone è sempre solo quella di trovare soldi per accudire coloro che sono affetti da questa malattia incurabile che è la lunga vita, anche se così torniamo punto e a capo, perché i soldi serviranno per pagare il già vituperato sistema badanti (fortuna loro).
Grazie tante!
Da sempre, chi ha potuto ha messo da parte i risparmi per la vecchiaia e per fare qualunque cosa servono i soldi.
Nessuna vera proposta dunque.
Qualità e stili di vita possibili non sono altro che trascurabili particolari.
triste pensione ?
togliere ai poveri e lasciare ai ricchi

giovedì 22 luglio 2010

Toy Story 3... Generazioni

Film d animazione Disney-Pixar, venerdì sera con mio figlio Giulio, nove anni lui e cinquanta io.

Di fianco a noi due ragazze sul filo della maggior’ età.

E’ lo spettacolo delle venti e trenta, finisce in tempo per andare da qualche altra parte, verso divertimenti più adulti.

Sono ben vestite e truccate senza essere appariscenti, e si stirano giù l’abito un po’ corto.

Seguono il film in silenzio e senza un sorriso, ma con serietà ed attenzione. Ricorda loro sentimenti adesso estranei, da poco rimpiazzati con nuovi desideri, e che forse un po’ rimpiangono.

Al termine, accartocciato col bicchiere del pop corn, un pacchetto di Winston da dieci.

Nella fila dietro, l’altro mio figlio e i 3 amici tredicenni, non hanno nostalgie loro, ma incertezze su ciò che stanno diventando, e per farsi forti segnano rumorosamente il distacco dall’ infanzia, rappresentata sullo schermo, con commenti derisori verso ciò che vorrebbero superare ma in cui sono ancora immersi.

Le due giovani donne e i quattro ragazzini sono in bilico su soglie che ben conosco, e forse tra tutti loro solo io riesco a ridere di cuore alle battute dei giocattoli animati sullo schermo.

Anche Giulio ride ma è contento soprattutto di avermi a fianco.

Generazioni diverse, femmine e maschi, mi fanno tutti tenerezza e non sapendo a chi sentirmi più vicino, per sentirmi sicuro stringo la manina forte di Giulio.
spontaneo = pericoloso
diritti pesanti per fragili spalle
diversamente fedele
67 lune
senza abbassare lo sguardo
per sempre figlio 
le bombe e la caramella

giovedì 15 luglio 2010

Censimento Fatale

Leggo che il re Davide si attirò una severa punizione da Dio per aver compiuto un censimento degli Israeliti.


Sicuramente il suo venne considerato un atto di superbia ma, forse ancor di più, l'espressione di un sentimento di possesso nei confronti di quelli che il re non considerava più un popolo, ma dei sudditi.

Pretendere di contare tutti gli uomini della nazione, assegnando a ciascuno un numero, significava degradarli da individui a cose, equivaleva a trattare uomini come merci.




Oggi accettiamo di buon grado di essere censiti, ma abbiamo inventato tanti altri modi per trasformarci in numeri.

E allora ben venga un Dio che non ci considera merce intercambiabile e sacrificabile, ma persone uniche e preziose.
divina incoscienza
coraggio di partire, coraggio di restare
il cireneo
l'ultimo censimento

giovedì 8 luglio 2010

Magistrati In Sciopero

Assistiamo periodicamente a feroci attacchi alla magistratura.
Non che manchino critiche anche giustificate, ma ben altro conto è il tentativo di delegittimare tutta la categoria.

Da qualche tempo va anche di moda declassare tutti i magistrati in quanto non sarebbero altro che dei pubblici dipendenti, e neppure "Eletti".

Sappiamo che la fine dell'assolutismo e l'inizio della democrazia sono legate alla separazione dei tre poteri dello Stato: legislativo, esecutivo, giudiziario.
La magistratura nel suo insieme non è dunque una classe di impiegati di alto livello, bensì un potere dello Stato, come il Parlamento e il Consiglio dei Ministri.

Il fatto che i magistrati non vengano eletti, ma selezionati mediante concorsi pubblici non cambia di una virgola la questione.
Quello che fa problema sono invece gli scioperi, anche recentemente indetti dagli organi rappresentativi della categoria.

Organizzare o partecipare a scioperi, nel caso dei magistrati, fa pensare alla perdita di senso del proprio ruolo e rafforza gli attacchi di chi li considera dei "semplici” pubblici dipendenti.
voto di idoneità
cambiare le carte in tavola
la tav e l'antimuffa 

giovedì 1 luglio 2010

King Size (Il Male Minore ?)

Annunciato l'ennesimo aumento dei prezzi delle sigarette.

Ma in tutti, giovani e vecchi, c'è una componente tragressiva della personalità.
Poiché tale componente non è un fattore eliminabile ognuno, secondo le proprie attitudini e secondo l'età, deve imparare a gestirla positivamente, così come si dovrebbe fare per le proprie innate pulsioni aggressive.
Allora, cos'è "preferibile" ?
Che un giovane faccia la sua esperienza di trasgressione con qualche occasionale sigaretta o come protagonista del bullismo di branco ?
Al momento, specie dalle nostre parti, sembra quasi esserci più rigore, se non indignata esecrazione, verso la sigaretta che contro gli atteggiamenti di bullismo, magari legati al tifo calcistico.
Anche coloro che sono per la liberalizzazione delle "droghe leggere", così come i proibizionisti, dovrebbero essere d'accordo che se aumenta il prezzo del tabacco non è per nobili motivi, ma solo per maggiori entrate fiscali e profitti.
Entrambe le categorie dovrebbero forse contrastare questi aumenti.
Chi vuol liberalizzare dovrebbe avere ovvi motivi per farlo, anche se talvolta c'è più compassione e solidarietà per il malato tossicodipendente che verso un moderato tabagista iperteso col colesterolo un po' alto.
Meno ovvi sembrano i motivi dei proibizionisti, che tuttavia potrebbero acquisire una maggiore sensibilità.

Perché non so se qualcuno se ne è accorto, ma mentre le puzzolenti sigarette hanno prezzi sempre più alti, gli spacciatori in erba del sabato sera hanno messo in saldo le loro asettiche pasticche.
Pasticche senza odore né vergogna che a basso costo divorano, rapide ed  in silenzio.

diritti pesanti per fragili spalle
toy story 3...generazioni
felice incoerenza
die deutsche weisheit 
benedetta playstation
le bombe e la caramella